Caso Ilaria Salis, il padre: “Governo non ha fatto nulla, non mi hanno neanche contattato”
“Non ho potuto parlare per mesi, rischia 11 anni in Italia nulla”
POLITICA (Roma). “Mia figlia è detenuta in Ungheria dall’11 febbraio 2023 per dei disordini nell’ambito di manifestazioni contro i nazisti ungheresi e tedeschi che si radunano tutti gli anni per la Giornata dell’Onore. Una ricorrenza importante per la comunità nazista, durante quest’evento ci sono stati degli scontri. Mia figlia è stata arrestata mentre era in taxi con due cittadini tedeschi. E’ detenuta da quel momento in condizione di massima sicurezza in un carcere. Hanno privato Ilaria ma non gli altri, della possibilità di parlare con i propri familiari dal 12 febbraio 2023 al 6 settembre. Critiche alla Farnesina? I cittadini hanno bisogno di risposte, ho mandato messaggi alle istituzioni già il 20 marzo, non ho ricevuto risposta. Neanche un portaborse di un sottosegretario mi ha contatto. Le è stato chiesto di patteggiare una pena di 11 anni .” Così Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, cittadina italiana detenuta in Ungheria a margine della conferenza stampa per presentare il comitato per porta (Stefano Chianese/alanews)
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