Censura giornalisti in Ucraina, genitori Rocchelli: “Scarsissima sensibilità a libertà informazione”

“Il contesto bellico ha creato un clima sfavorevole alla continuazione dell’attività giudiziaria”

POLITICA (Roma). Cosa ne pensate della scelta da parte dell’ucraina di bloccare i visti alcuni reporter italiani? “Direi che certamente è una manifestazione di scarsissima sensibilità alla libertà di informazione, segnalata in Italia da articolo 21. Libertà d’informazione che in ogni momento, anche in uno scenario bellico è una garanzia della democrazia e dunque va in ogni caso rispettata. Conosciamo Alfredo Bosco e Sceresini che si sono occupati di tanti casi, sono stati in Donbass, c’era la lista nera. E’ molto complicato dire se sia collegato al loro racconto di quanto avvenuto a Andy”. Così Rino Rocchelli e Elisa Signori Rocchelli, genitori del fotoreporter pavese Andrea Rocchelli ucciso nel 2014 in Donbass. Riguardo a come la guerra ha influenzato la ricerca della verità per loro figlio: “Il contesto bellico ha creato un contesto molto sfavorevole alla continuazione dell’attività giudiziaria, è un momento difficile anche dal punto di vista pratico è anche difficile procedere verso figure apicali” (Stefano Chianese/alanews)

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