POLITICA (Bruxelles). “La nostra situazione è comune a molti centri antiviolenza. Siamo in uno stabile che abbiamo occupato venti anni fa e poi regolarizzato. In questi anni, però, non siamo state capaci di pagare interamente l’affitto. Siamo morose e ora sotto sfratto. In questi anni abbiamo accolto più di cinquemila donne e costruito una rete con gli altri centri in Italia. Rete che ci ha permesso di accogliere 20mila donne, sopperendo a una carenza dello Stato e delle istituzioni”. Così Alessandra Filabozzi, del centro antiviolenza Donna L.I.S.A. di Roma, oggi a Bruxelles, a margine della conferenza stampa e dell’audizione in commissione pari opportunità del Parlamento Europeo sulla questione delle Case delle Donne e dei centri antiviolenza. (Giulia Torbidoni/alanews)
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