Il segretario generale della CGIL Maurizio Landini ha sottolineato il bisogno di libertà e di come questa sia minata dalla precarietà
Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha recentemente espresso preoccupazioni profonde riguardo alla condizione di libertà degli individui in Italia. Intervistato da Radio Popolare, ha dichiarato: “Io sento un grande bisogno di libertà che è negata”. Le sue parole risuonano come un grido d’allerta per chi vive in una situazione di precarietà. Secondo Landini, non si può parlare di libertà quando le persone non riescono ad arrivare a fine mese o sono costrette a emigrare per cercare opportunità migliori.
Libertà e solidarietà
In un contesto dove la parola “libertà“ è spesso associata a un’idea di mercato e competizione, il leader sindacale ha proposto una visione alternativa. Per lui, la vera libertà si fonda sulla solidarietà, sulla giustizia sociale e sulla partecipazione attiva. “La libertà vera è la possibilità di contare, di essere parte di una comunità”, ha sottolineato, evidenziando l’importanza di ricostruire spazi di partecipazione collettiva.
Rilanciare i diritti attraverso l’azione collettiva
Landini ha anche fatto riferimento all’iniziativa dei referendum come un’occasione concreta per promuovere questa nuova visione della libertà. “Dobbiamo rilanciare il valore della difesa dei diritti, anche quelli individuali, attraverso l’azione collettiva”, ha affermato. Questo approccio, secondo lui, è essenziale per riaffermare un’idea di libertà che non sia solo un concetto astratto, ma una pratica quotidiana.
Cambiare la politica per un futuro inclusivo
Inoltre, il segretario ha criticato la politica attuale, sottolineando la necessità di un cambio di paradigma. “La politica deve superare il suo attuale svuotamento e ritrovare un rapporto diretto con le persone”, ha detto, invitando a un ascolto attivo delle istanze sociali. In un momento storico dove le sfide sociali ed economiche si fanno sempre più pressanti, le parole di Landini rappresentano un invito a riflettere su come costruire un futuro più giusto e inclusivo, dove la libertà sia un diritto garantito e non un privilegio per pochi.