CGIL, Landini: “Sosteniamo lotta delle donne in Iran, stop a morti sul lavoro e precarietà”
“Il lavoro non è una merce che può essere comparata e venduta”
POLITICA (Roma). “Credo che sia arrivato il momento di accogliere l’appello di Papa Francesco: diventiamo tutti costruttori di Pace. Pensiamo cosa succede in Iran, questa violenza che sta colpendo le donne iraniane ci dice due cose molte precise: i diritti non sono mai acquisiti per sempre, e la loro lotta non è solo quella per la difesa delle donne e del loro corpo, ma è una lotta contro un modello culturale, economico e sociale. Avevamo ragione a dire che il problema di questo Paese è una vera riforma fiscale che aumenti i salari e le pensioni più basse. Non si può continuare a morire per lavoro, com’è successo a quel giovane rider a Firenze e in seguito alla cui morte è partita una lettera di licenziamento. Il lavoro non è una merce che può essere comparata e venduta: lo diciamo anche al futuro governo, non vogliamo essere chiamati a decisione già prese, ma essere consultati prima.” Ha dichiarato il segretario nazionale della CGIL Maurizio Landini. (Nicolo’ Morocutti/alanews)
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