Cina, Tajani: “Siamo interlocutori, non sudditi di Pechino”
“Non possiamo accettare di svendere nostre infrastrutture”
POLITICA (Strasburgo). “Credo che si debba valutare con grande attenzione ciò che sta facendo la Cina. C’è un incremento nelle spese militari, c’è una offensiva commerciale a livello globale, noi non possiamo assistere passivi alle iniziative di un paese non europeo. Non possiamo accettare il dumping commerciale, di svendere le nostre infrastrutture ai cinesi,di trasformare i nostri porti in porti cinesi. Un conto sono gli investimenti per favorire la crescita, un conto sono gli investimenti per poi portare via il nostro saper fare e quindi indebolire la nostra competitività. Non sono favorevole per esempio alla cessione di molti porti, alla cessione di tutto ciò che riguarda il 5g a mani cinesi e ad accettare passivamente tutte le iniziative di questo paese. Detto questo, siamo pronti a dialogare, a confrontarci. La Cina è un grande paese, ma noi dobbiamo essere degli interlocutori, non possiamo diventare sudditi”. Così il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sulla questione delle relazioni con la Cina. (Giulia Torbidoni/alanews)
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