Condizione abitativa in Toscana, un alloggio su 33 è di edilizia popolare
Spinell: “Serviranno interventi per contenere gli effetti della pandemia”
POLITICA (Firenze). È stato presentato oggi il nono rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, redatto dall’Osservatorio sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana e il Settore delle Politiche abitative della Regione. Si tratta di una relazione che riguarda un patrimonio residenziale di oltre 2 milioni di immobili che nel corso del 2019 è rimasto pressoché stabile. L’assessore regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli ha ricordato che sono state messe in campo alcune misure per fronteggiare l’emergenza, come il recente bando da 30 milioni, la cui quota in gran parte è stata destinata ai contributi per gli affitti. “Presentiamo oggi i dati della condizione abitativa in Toscana del 2019. Dati che non vedono ancora l’impatto della pandemia e quindi il conseguente blocco degli sfratti nell’anno 2020. Il rapporto mette in evidenza gli elementi di criticità della condizione abitativa in Toscana, la necessità di intervenire mettendo al centro del dibattito il diritto ad abitare come elemento determinante. Nel 2019 le richieste di sfratto sono state circa 6500 e i provvedimenti emessi 3300 con le esecuzioni pari a 2260. Naturalmente è ancora forte il numero di appartamenti che dobbiamo recuperare e restituire, che possano essere utilizzati dai nuovi affittuari come edilizia residenziale pubblica. Dobbiamo continuare a lavorare anche su strumenti nuovi di risposta al diritto all’abitare anche in base a quello che si verificherà in seguito alla pandemia”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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