Coronavirus, cardiologo De Asmundis: “In Belgio eccesso zelo sui dati decessi”
“Considerano Covid anche le morti sospette, ma non testate”
POLITICA (Bruxelles). “In Belgio hanno un eccesso di zelo. Nel senso che in Belgio hanno deciso di classificare come Covid 19 anche quelle morti (avvenute) fuori dall’ospedale (che sono) sospette, ma non (sono state) testate. C’è stata da un lato una polemica, ma in realtà il ministero della Salute voleva essere sicuro di non mancarne nemmeno uno. Il problema è che probabilmente ne ha inclusi anche di più. Nelle case di riposo, da quando è iniziato il problema, ogni morte viene classificata come un Covid. Se si danno ad esempio 300 decessi, 200 vengono dalle case di riposo e 100 dagli ospedali. Quelli delle case di riposo non sono testati. Questa è la prima differenza. Poi ci sono le cosiddette ‘conte doppie’, ovvero quelli conteggiati sia in casa di riposo che in ospedale. Non credo che la mortalià in Belgio sia superiore agli altri, lo vedremo alla fine di tutti i dati”. Così Carlo de Asmundis, cardiolo e professore ordinario di cardiologia presso la Vrije Universiteit di Bruxelles. (Giulia Torbidoni/alanews)
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