Coronavirus, case vacanze: “Anni di attività cancellati, movimento completamente fermo”
“Da governo pochi aiuti servono prestiti a fondo perduto”
POLITICA (Roma). Titolare di una azienda che gestisce una trentina di case vacanze in tutta Roma, Antonio Zanca ha sette dipendenti tutti in cassa integrazione e una perdita fino ad ora calcolata intorno ai 700mila euro ma “la prospettiva – come ci racconta lui – è quella di arrivare al milione di euro”. “Ad oggi l’attività è chiusa, la cancellazione delle prenotazioni, anche a seguito dei vari decreti varati dal governo sono al 100%. Il movimento è completamente fermo, morto e si ripartirà non prima di un anno, per chi ce la farà. Il turismo – prosegue – è stato il primo a cadere e sarà l’ultimo a riprendersi. Il governo deve fare di più per noi, la cassa integrazione per nove settimane ci da un po’ di respiro ma servono prestiti a fondo perduto altrimenti è tutto perduto”. (Giuliano Rosciarelli)
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