Coronavirus, Irene: “Triste, mi sento una italiana in Belgio”
“Fiera di decisioni italiane, Europa deve esserci oggi”
POLITICA (Bruxelles). “Guardando all’Italia, io mi sento fiera delle decisioni, anche impopolari, che sta prendendo il governo. Sono stata in Italia un paio di settimane a febbraio e mi sentivo rassicurata nel vedere che le decisioni venivano prese senza mai banalizzare, guardando ai dati e prendendo sempre più coscienza del fenomeno. Questo non mi sembra che stia avvenendo qui. Sono 9 anni che vivo in Belgio. Non mi sono mai sentita in un altro paese, mi sono sentita a casa, nel cuore dell’Europa. Oggi io ho questa tristezza di fondo: mi sento una italiana in Belgio. E’ la prima volta. Mi sembra che i confini si siano alzati. Faccio un appello alle autorità italiane in Belgio affinché abbiano un dialogo con le autorità belghe. E un appello lo faccio alle istituzioni europee, che si rendano conto del fenomeno e che giochino un ruolo coraggioso. E ricordiamoci perché esiste l’Europa. Secondo me l’Europa ci deve essere oggi”. Questa la testimonianza di Irene Salvi, italiana da 9 anni in Belgio. (Giulia Torbidoni/alanews)
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