Coronavirus, Marina: “Nei Paesi Bassi regola è no panic”
“Ma sanità privata, spero non si arrivi a grossa esigenza”
POLITICA (Bruxelles). “Si stanno iniziando a organizzare. Da oggi ci sono alcune limitazioni. Hanno invitato le aziende a far lavorare da casa. Hanno chiuso concerti, musei. Mentre le scuole sono ancora aperte. Stanno invitando gli anziani a non andare nei locali. Mi fido dei Paesi Bassi perché sono una popolazione molto pragmatica. Penso stiano facendo il possibile. La sanità olandese non spicca perché è privatizzata, non è un sistema di tipo preventivo. Loro rispondono ai casi gravi. Non so se sarà in grado di rispondere a una esigenza sanitaria grossa. Mi auguro non ci si arrivi. Dall’Italia mi arrivano messaggi angosciati, ma anche voglia di sdrammatizzare. Penso che il governo italiano abbia attuato le misure che doveva, viste le condizioni. Qui vige la regola del ‘no panic’, non so cosa succederà al momento dell’urgenza. Le mascherine sono sconsigliate”. Questa la testimonianza di Marina Todesco, italiana che vive ad Amsterdam da 3 anni. (Giulia Torbidoni/alanews)
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