Covid, Panza (Lega): “Se si chiude stagione invernale ci siano compensazioni”
“Non vorremmo beffa: italiani a sciare all’estero e riportano virus”
POLITICA (Bruxelles). “Solo tra impiantisti e maestri di scii parliamo di circa 30 mila persone, senza parlare tutto l’indotto che è di circa 150 mila famiglie. Il fatturato è di oltre 10 miliardi di euro all’anno. Bloccare questo nel periodo natalizio significa far perdere dal 40% al 60% dell’introito dell’intera stagione. Il problema è che non bisogna considerare il turismo invernale come un vezzo per pochi, ma un problema economico e sociale. E, se c’è un rischio per la salute pubblica di cui siamo consapevoli, devono esserci eque compensazioni. Serve anche una programmazione per l’innevamento artificiale e per l’indotto che deve sapere se e quando potrà aprire. E poi che non ci sia oltre al danno anche la beffa, con la chiusura in Italia e l’apertura nei Paesi limitrofi. Non vorremmo trovarci nella situazione di esodi di italiani che portano soldi all’estero e riportano contagi in Italia”. Così l’eurodeputato della Lega, Alessandro Panza, sulla stagione turistica invernale. (Giulia Torbidoni/alanews)
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