“La crescita finanzierà deficit e lavoro”
POLITICA (Roma). “Io non sono preoccupato perché la manovra e la nota di aggiornamento al Def non sono nelle mani delle istituzioni europee e non l’hanno letta. Io vedo un attacco su tutti i fronti da chi non ha letto la nota al Def. Una cosa è certa, il 2,4 è un livello di deficit già tollerato in passato, solo che questa volta lo usiamo non per salvare le banche o gli amici degli amici ma lo usiamo per mandare in pensione le persone, per aumentare la pensione minima e per abbassare le tasse alle imprese. Se è questo che da fastidio se lo tolgano dalla testa perché noi non arretriamo. Tria è tornato a Roma perché aveva cose da fare. Non c’è tensione, io vedo un aggressione che mostra il pregiudizio verso l’Italia, dico cominciamo a discutere non attaccare prima di leggere la manovra perché così si stanno alterando i mercato.
Non c’è possibilità che il 2,4 venga sforato, abbiamo una parola e confermiamo che per tre anni non andremo oltre il 2,4”. Così il vice premier Luigi di Maio (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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