Elezioni, il deposito dei simboli tra svolte pacifiste dei gilet arancioni e partiti della Follia
Uomini e donne in fila con la speranza di poter vedere il loro partito sulla scheda elettorale
POLITICA (Roma). Un continuo via vai di persone continua a registrarsi al Viminale per il deposito dei simboli per le prossime elezioni del 25 settembre. Un variopinto susseguirsi di loghi, accompagnati da altrettante persone colorate. Dall’esponente del Partito Comunista dei Lavoratori, che parla di Comunismo con indosso una polo di una nota marca americana, alla coppia vestita da sposi che vorrebbe multare i politici che sbagliano ma etichettano i disabili come handicappati e la senatrice Bonino come una comunista. Tra questi anche il leader del movimento dei Gilet arancioni, il Generale Pappalardo, che ha avuto una svolta pacifista per poi istigare i suoi contro la Costituzione e i giornalisti. (Davide Di Carlo/alanews)
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