Elezioni, Tremonti: “Italia inaffidabile nel 2011? Chiedete a Draghi”
“Secondo Bankitalia la gestione delle pubbliche finanze fu prudente”
POLITICA (Milano). “Lo chieda al dottor Draghi”. Così l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, oggi candidato con Fratelli d’Italia, ha risposto a chi gli chiedeva perché, nel 2011, l’Italia fu considerata inaffidabile. “Fino a luglio del 2011 l’Italia era considerata assolutamente affidabile – ha commentato a margine della presentazione dei candidati di Fdi a Milano -. La gestione delle pubbliche finanze è stata prudente. Lo ha scritto Banca d’Italia, sono considerazioni di Draghi. Lo spread era stato per tanti anni a 100. Poi è arrivata la lettera (della Bce, ndr) ed è successo di tutto. Faccio notare a questi signori che, nel luglio del 2012, con Monti lo spread era 537 ed è sceso solo quando la Germania ha autorizzato la stampa di moneta”, ha aggiunto replicando alle accuse di Enrico Letta e Luigi Di Maio secondo cui, nel 2011, quando Tremonti sedeva a Palazzo delle Finanze, il Paese rischiò il default. (Alessandro Boldrini/alanews)
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