Elezioni, Valente: “Quoziente familiare e violenza maschile contro le donne sono connessi”
“Vogliono le donne a casa a fare figli, ma così non si riconosce loro condizione parità”
POLITICA (Roma). “Sembrano temi molto lontani ma quoziente familiare e violenza maschile contro le donne sono connessi”. Così la senatrice Pd e presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio Valeria Valente.
“Il quoziente familiare vuole le donne a casa a fare figli- aggiunge-. Quindi una donna che ha un ruolo sociale definito, subalterno, predisposta solo alla cura della famiglia, a cui non si riconoscono competenze, talenti, professionalità, quindi a cui non si riconosce una condizione di effettiva e sostanziale parità. La donna può anche scegliere di stare a casa a fare figli, ma lo deve scegliere. Chi pensa che la donna sia naturalmente predisposta per un determinato ruolo, mette la donna in una condizione di subalternità, di vulnerabilità, di fragilità nei confronti dell’uomo e quindi crea i presupposti per la matrice alla base del fenomeno della violenza maschile”, conclude Valente. (Annalisa Ramundo/alanews)
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