“Il voto della risoluzione è stato rimandato di un mese perché abbiamo negoziato sulla risoluzione, in quanto doveva essere un documento condiviso tra tutti i gruppi politici e con dei punti forti e, in particolare, fare riferimento all’Embraco. La negoziazione è andata differentemente ed è venuta fuori una risoluzione che non cita il caso Embraco e che è molto debole perché non affronta le problematiche vere. Abbiamo visto qualcosa di molto blando e quindi abbiamo pensato di prenderci più tempo e il voto slitta alla plenaria di aprile”. Queste le parole di Marco Affronte, eurodeputato dei Verdi, sullo spostamento del voto sulla risoluzione del Parlamento europeo sul caso Embraco. “La nostra volontà ha aggiunto – è di avere una risoluzione unica di tutto il Parlamento. Se non si riesce a raggiungere questo obiettivo, noi lavoreremo su una nostra risoluzione, anche con altri gruppi che hanno mostrato di essere sulle nostre posizioni. Ma sarebbe un brutto messaggio”.
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