“Inspiegabile. Questa decisione di licenziarci ci ha sconvolti tutti. Perché si poteva pensare a un ridimensionamento, ma per come stavamo lavorando ci ha colti impreparati e non ce lo aspettavamo. E’ stato un colpo”. Queste le parole di una operaia dell’Embraco-Whirlpool, Anna Gumiero, che, insieme ad altri operai dello stabilimento piemontese, è arrivata a Strasburgo dopo 12 ore di viaggio per prendere parte alla discussione nella plenaria del Parlamento Europeo sul caso Embraco. “Vogliamo sottolineare il fatto che queste multinazionali non si comportino come stanno facendo con noi. Noi siamo spaventati soprattutto dal fatto che possibilità di lavoro non ci sono. Garanzie? Noi ci appelliamo a tutto. Stiamo provando in qualsiasi modo umanamente possibile. Ci siamo svegliati questa mattina alle 4.30, quindi significa che crediamo in qualcosa. Ci hanno tolto le garanzie che avevamo in precedenza, ci hanno tolto la mensa, i pullman e le maggiorazioni. I tagli sono stati grossi, ora basta: vogliamo dignità”.
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