“Noi abbiamo un accordo che prevede che vadano avanti insieme la condivisione del rischio e la riduzione del rischio. Nella pratica, questa cosa si è realizzata fino a un certo punto, nel senso che ogni volta che si fa un passo in avanti sulla condivisione del rischio, vengono poste sul tavolo delle ipotesi di nuove condizionalità. Noi dobbiamo avere chiaro il fatto che oggi la congiuntura economica nell’Eurozona è molto positiva, non c’è mai stato un indice di dispersione così basso: potremmo dire, ciclisticamente, che il gruppo si è compattato. Dobbiamo evitare che, in nome della prevenzione dei rischi, l’Europa si vada a cercare dei guai finanziari”.
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