Fecondazione assistita, Gallo (L. Coscioni): “Serve norma che eviti discriminazione delle famiglie”
“Paradosso che possiamo importare le staminali estratte da embrioni ma non quelli italiani”
POLITICA (Roma). “Vent’anni di legge sulla procreazione medicalmente assistita dove il Parlamento non è mai intervenuto per modificare la portata di una legge che aveva determinato il calo delle nascite e l’aumento delle gravidanze a rischio. Solo la Corte Costituzionale è intervenuta per cancellare i divieti che erano stati oggetto di quesiti referendari. Oggi rimangono divieti importanti da cancellare: l’utilizzo degli embrioni non idonei per una gravidanza per la ricerca scientifica, nel resto del mondo la ricerca va avanti e in Italia no, l’accesso alle tecniche per la fecondazione medicalmente assistita per le coppie dello stesso sesso, che sono discriminate, che vedono lesioni al loro diritto alla genitorialità e dei loro figli. Quando ci vuole una norma chiediamo che sia il Parlamento a legiferare come ha chiesto anche la Corte Costituzionale perché non ci sia discriminazione delle famiglie nel nostro Paese”. Così Filomena Gallo, segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni. (Marco Vesperini/alanews)
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