Giorgia Meloni diserta il Salone del Mobile causando imbarazzo. Il capogruppo del PD ha criticato le assenze di programmazione del Governo di fronte alla crisi economica
Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico, ha lanciato una severa critica nei confronti della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, evidenziando il suo imbarazzo nel confrontarsi con gli imprenditori del settore del mobile, un comparto cruciale per l’economia italiana. Meloni ha infatti disertato l’importante appuntamento al Salone del Mobile di Milano, suscitando interrogativi sulla sua assenza. Secondo Boccia, questa scelta non è casuale: “Cosa poteva andare a dire?“, ha dichiarato, sottolineando che il paese sta affrontando il venticinquesimo calo consecutivo della produzione industriale.
L’assenza di un programma concreto
La mancanza di un programma concreto da parte del governo per sostenere la competitività delle filiere produttive è un punto critico. Il nuovo Documento di economia e finanza (Def), recentemente presentato, appare vuoto di contenuti e privo di indicazioni chiare per valutare le ricadute delle politiche economiche sul prodotto interno lordo nel triennio. Boccia ha messo in evidenza che, in una situazione così complessa, la Meloni si trova a dover affrontare la realtà con una mancanza di proposte e strategie, preferendo rifugiarsi in attese passive piuttosto che affrontare le sfide.
Critiche al rapporto con le istituzioni internazionali
La critica si estende anche al rapporto con le istituzioni internazionali, accusando il governo di non saper dialogare e di agire come se fosse in attesa dei “umori trumpiani“. Questo comportamento, secondo Boccia, non fa altro che esacerbare la crisi economica, portando a stime di crescita sempre più basse. La situazione è aggravata da una comunicazione governativa che si limita a invocare il “no panic“, mentre i problemi richiedono soluzioni concrete e tempestive.
Un cambio di rotta necessario
Boccia ha chiesto un cambio di rotta, esortando Meloni a presentarsi al Paese e al Parlamento con misure chiare e definitive, affinché si possa affrontare la crisi in modo efficace. Le aspettative sono alte e il tempo per agire, avverte, è già scaduto. La responsabilità di un governo è anche quella di saper affrontare le difficoltà, e in questo momento, l’assenza di risposte è una mancanza inaccettabile.