Green pass, Palazzani (LUMSA): “Non è incostituzionale, non è strumento di biopolitica”
“Tamponi gratis? Opportuno. Ingerenza Stato? Giustificabile, in ballo la salute dei cittadini”
POLITICA (Roma). “A volte si usa l’espressione passaporto vaccinale ma non riguarda solo chi ha fatto il vaccino. Green pass poi non è un ‘via libera’. È importante che i cittadini sappiano che ci sono tre possibilità: vaccino, test antigienico e tampone. Incostituzionalità? Sono perplessa. Ci troviamo in un momento di emergenza a causa della pandemia e lo Stato ha il dovere di tutelare i cittadini, come dice l’articolo 32 della Costituzione. La Costituzione si pone a difesa dei singoli e della collettività. Il green pass arriva per difendere la salute pubblica. Tamponi gratuiti? Sarebbe opportuno, tutelerebbe la salute degli individui. Sarebbe un incentivo. Ingerenza Stato? È da giustificare, c’è in gioca la salute dei cittadini. L’intromissione deve avere dei limiti temporali. Il green pass non è un passaporto biologico, non è uno strumento di biopolitica”. Così Laura Palazzani, Ordinario di Filosofia del Diritto e Vice Presidente vicario Comitato Nazionale di Bioetica. (Lorenzo Sassi/alanews)
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