Ilaria Salis presenta il libro ‘Vipera’: “Usavano questa parola in carcere quando parlavano di me”
“Un poliziotto in borghese me lo ha infilato nel marsupio prima dell’arresto”
Politica (Milano). “‘Vipera’ è una parola ungherese che significa manganello telescopico. Si tratta della prima parola che ho riconosciuto come tale (…) Un poliziotto in borghese mi ha aperto il marsupio e mi ha infilato questo oggetto. Anche nei mesi successivi in carcere, quando sentivo dire ‘vipera’, sapevo che stavano parlando di me”. Così Ilaria Salis questa sera durante la presentazione del suo libro ‘Vipera’ nella sede di Radio popolare a Milano. Salis ha voluto raccontare la sua esperienza in un memoir edito da Feltrinelli e scritto insieme a Ivan Bonnin, suo assistente parlamentare presso l’Unione europea. All’evento erano presenti anche il suo legale e amico, Eugenio Losco, e i suoi genitori. (Agnese Ranaldi/alanews)
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