Intercettazioni, Dalla Chiesa: “Non tutti reati perseguibili con questo strumento”
Il figlio del Generale: “Spero che indagini ci dicano quello che non abbiamo potuto sapere”
POLITICA (Roma). “L’auspicio è che le indagini ci dicano quello che ancora non abbiamo potuto sapere cioè chi ha protetto, ma anche far conoscere di più i rapporti tra mafia e sanità”. Così il figlio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e Presidente onorario di Libera, Nando, a margine del suo intervento all’evento Economia e Giustizia organizzato dall’Università Lumsa. “Intercettazioni? Il Governo sta giustamente facendo un passo indietro perché con certe cose non si può scherzare. Il Vero ruolo è contrastare la criminalità organizzata. Non tutti i reati sono perseguibili con le intercettazioni senza limite, però alcuni le richiedono come anche la corruzione”. Mentre su di un possibile scontro per il controllo del territorio siciliano da parte dei clan ha detto: “impossibile, in Sicilia ha trovato spazio anche la mafia nigeriana, evidenziando come non c’è un problema di competizione”. (Davide Di Carlo/alanews)
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