La protesta dei ristoratori di TNI: “A Roma con 10mila lettere di licenziamento”
I manifestanti: “E’ l’unico modo per tutelare i nostri lavoratori, se Governo non ci aiuta”
POLITICA (Roma). Sono tornati nuovamente a Roma per chiedere sostegni per credito di imposta e cassa integrazione e sono i ristoratori appartenenti all’associazione TNI. Uomini e donne che rimarcano come, nel corso di due anni, ben poco è cambiato per il loro settore. “Siamo tornati a Roma per chiedere sostegni perché, dopo due anni, nulla è cambiato. Ci aspettiamo che parte del governo porti avanti le nostre istanze”, dichiara Raffaele Madeo, Portavoce TNI. Un problema che va a sommarsi a quello inerente ai lavoratori dipendenti del settore che rischiano di perdere il lavoro. “Oggi con noi abbiamo 10mila licenziamenti che portiamo qui a Roma all’attenzione del Governo e dei media. La politica ha fallito”, sottolinea il direttore nazionale TNI, Simone Giannerini. “Abbiamo dei lavoratori in casa che non sanno se riceveranno soldi. Per tutelarli dobbiamo licenziarli così prendono la Naspi. Quindi, 10mila licenziamenti significheranno 10mila Naspi”, rimarca la segretaria di TNI, Cristina Tagliamento. (Davide Di Carlo/alanews)
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