Lega-Russia, quando Savoini diceva: “Putin non è un nemico, via le sanzioni”
Quattro anni fa lo “sharpa” del Carroccio a un evento organizzato ad hoc
POLITICA (Milano). Era il marzo del 2015 e Gianluca Savoini, numero uno dell’Associazione Culturale Lombardia Russia, aveva organizzato in un albergo di Milano un evento ad hoc per denunciare l’insensatezza, a suo avviso, delle allora recenti sanzioni comminate al paese sovietico e invitare il mondo imprenditoriale italiano a investire nei territori russi, in primis la Crimea, annessa proprio alla Russia un anno prima dopo un complicato conflitto a con l’Ucraina.
“Putin non è un nemico, l’Unione Europea sbaglia a sanzionare la Russia” diceva Savoini, impaziente in vista della visita che il presidente russo avrebbe svolto a Expo nel giugno seguente.
Un’ammirazione esplicita, insomma, per colui il quale le prime pagine di siti e quotidiani oggi riportano come il trade union fra la Lega di Matteo Salvini e Vladimir Putin e i suoi collaboratori, con un presunto finanziamento proveniente da Mosca al fine di aumentare il potere sovranista del Carroccio in Italia e in Europa. (Andrea Eusebio)
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