POLITICA (Strasburgo). “Tria è venuto più volte a dire che avrebbe mantenuto il limite all’1,6%, poi improvvisamente si è spostato di qualche miliardo. La cosa non è secondaria, non per l’Europa, ma per gli italiani. Ogni volta che il governo è venuto a chiedere flessibilità gli è stata concessa, quindi non scarichiamo sull’Europa responsabilità che sono nostre. Questa manovra andrà a cadere sulle spalle degli italiani perché sta provocando una reazione dei mercati, non dell’Europa, e avremo un effetto pesante perché i grandi investitori internazionali sono preoccupati per la tenuta dei conti nel nostro paese”. Così Lorenzo Cesa, eurodeputato del Partito Popolare Europeo (Ppe), sul Def. (Giulia Torbidoni/alanews)
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