POLITICA (Strasburgo). “Ci troviamo davanti a un caso limite, con una deviazione chiara e netta. La Commissione europea non si sostituisce alle autorità italiane e non intende ingerire nelle politiche interne. Ci preoccupa l’impatto sui cittadini e il nostro parere riguarda questo aspetto. L’Italia deve poi ridurre il debito pubblico, che è nemico dell’economia e dei popoli europei: 131% per il Pil italiano, 37mila euro per ogni cittadino italiano, questo fardello lascia senza respiro l’economia, 65miliardi il rimborso del debito nel 2017, pari alla politica di istruzione. L’Italia ha sempre beneficiato del sostegno di questa Commissione: 30miliardi di euro di flessibilità dal 2015 al 2018. Il governo ha tre settimane per presentare un progetto rivisto. Oggi è solo una tappa, la nostra porta resta aperta, soprattutto al ministro Tria che è il nostro interlocutore naturale”. Così il commissario dell’Unione Europea agli affari economici e monetari, Pierre Moscovici. (Giulia Torbidoni/alanews)
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