POLITICA (Roma). Maurizio Martina, in conferenza stampa durante la presentazione del terzo pilastro dell’agenda sociale del PD, il salario minimo, chiede lumi alla maggioranza: “Ancora non c’è traccia del Decreto Dignità. Ciò misura la grande superficialità con cui si evocano cambiamenti che sono dannosi. Terzo atto dell’agenda è il salario minimo legale. Un atto doveroso per un milione e più di lavoratori italiani. Credo sia giusto che una forza riformista interpreti in Italia ciò che altre forze progressiste propongono in Europa. Noi immaginiamo un percorso integrativo e complementare ai Contratti Nazionali di Lavoro: appunto, il salario minimo legale. Credo sia giusto metterla a disposizione con grande disponibilità a capire fin dove si può arrivare piuttosto che annunciare decreti dignità presi nella nebbia nonostante sia quasi agosto”. (Luigi Pellicone/alaNEWS)
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