Mattarella: “I poteri dello Stato non sono fortilizi contrapposti”
“Essere arbitro vuol dire ricordare limiti e competenze”
Politica (Roma). “Essere arbitro significa sollecitare al rispetto delle regole tutti gli altri organi costituzionali dello Stato e significa ricordare a tutti i limiti delle proprie attribuzioni e delle sfere in cui operano. Vale per il potere esecutivo, legislativo, giudiziario. Ciascun potere e organo dello Stato deve sapere che ha limiti che deve rispettare perché le funzioni di ciascuno non sono fortilizi contrapposti per strappare potere l’uno all’altro, ma elementi della Costituzione chiamati a collaborare, ciascuno con il suo compito e rispettando quello altrui”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo alla domanda di uno studente alla cerimonia per i 25 anni dell’Osservatorio permanente giovani-editori. (NPK) (Emilio Moretti/alanews)
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