Maysoon Majidi e Marjan Jamali, dall’Iran alle carceri italiane. La storia delle due attiviste
Una conferenza stampa alla Camera per accedere i riflettori sull’innocenza delle due donne
Politica (Roma). Donna, vita e libertà, questo lo slogan più volte urlato nelle piazze di tutto il mondo per sostenere la battaglia che le iraniane stanno portando avanti da due anni contro il regime degli Ayatollah. Un grido, un canto, un urlo che aveva unito tutte le donne del mondo ma che oggi, in Italia, perde della sua potenza. La storia delle due attiviste iraniane, Maysoon Majidi e Marjan Jamali, lascia sgomenti tutti coloro che ne vengono a conoscenza. Scappate dall’Iran perché perseguitate, arrivate in Italia attraverso la lunga tratta che vede tanti essere umani cercare la libertà per poi finire in carcere nel Belpaese con l’accusa di essere due scafiste senza alcuna prova. Questo è quanto emerso nel corso della conferenza stampa tenutasi alla Camera, dove gli organizzatori non hanno avuto remore ad attaccare il vero responsabile di questa “caccia alle streghe”: il decreto Cutro. (Davide Di Carlo/alanews)
Se non sei abbonato e vuoi acquistare questo video clicca qui
Terzo mandato, Romeo: "Lega difende territori in cui governa" "Troveremo una soluzione che soddisfi alleati…
Scudo penale, Sisto: "Evitiamo di scrivere leggi su impeto dell'evento" "Bisogna riflettere con calma. Non…
Lega, Giorgetti: "Tutti con Zaia, troveremo quadra con gli alleati" Le parole del ministro dell'Economia…