Roma, 23 aprile – La premier Giorgia Meloni ha ricordato papa Francesco durante la commemorazione a Camere riunite, definendolo il “papa degli ultimi” e delle periferie, capace di rompere gli schemi per dare voce a chi non l’aveva
Durante la commemorazione di Papa Francesco a camere riunite in Aula a Montecitorio, la premier Giorgia Meloni ha messo in evidenza l’impatto straordinario del pontefice, definendolo il “Papa degli ultimi”, colui che ha dato voce a chi si sente emarginato. Le sue parole, pronunciate in un evento che ha attirato l’attenzione su un pontificato caratterizzato da una forte vicinanza ai più vulnerabili, hanno rivelato come il papa argentino abbia saputo rompere gli schemi tradizionali, avvicinandosi a una platea che spesso si sente dimenticata.
Un messaggio di coraggio e giustizia
Papa Francesco, con il suo stile diretto e la sua capacità di affrontare temi scomodi, ha saputo risuonare nel cuore della gente. Meloni ha evidenziato che il pontefice ha sempre incoraggiato a “non avere paura di andare controcorrente” quando si tratta di compiere azioni giuste. Questa frase racchiude l’essenza di un papato che non ha temuto di sfidare le convenzioni, proponendo un messaggio di inclusione e giustizia sociale.
L’impegno verso le periferie
Il richiamo alle “periferie fisiche ed esistenziali” è emblematico del pensiero di Francesco. Nel corso del suo pontificato, si è impegnato a portare alla luce le problematiche che affliggono le comunità meno fortunate, affrontando questioni come la povertà, l’immigrazione e il cambiamento climatico. Meloni ha fatto riferimento a questi aspetti, sottolineando che il papa è riuscito a creare un dialogo autentico con le persone, andando oltre le barriere ideologiche e culturali.
La responsabilità condivisa per un futuro di pace
La premier ha poi ricordato gli appelli di Papa Francesco per la pace e ha evidenziato l’importanza di queste invocazioni, sottolineando come esse rappresentino un richiamo alla responsabilità globale. “Papa Francesco non ha mai smesso di invocare la pace, anche quando sapeva che alcuni avrebbero potuto non comprendere il suo messaggio”, ha dichiarato Meloni.
L’ultimo consiglio di Papa Francesco a Meloni
Meloni ha rivelato che l’ultima cosa che il Papa le ha detto prima di morire è di non perdere mai il senso dell’umorismo. Un consiglio che, secondo la premier, racchiude una verità profonda: “È triste vedere un monarca inacidito”, ha affermato, evidenziando come la gioia e l’allegria siano essenziali per guidare gli altri.
Papa Francesco e la diplomazia
La premier ha ricordato che per Papa Francesco la diplomazia era, prima di tutto, un atto di umiltà. Secondo il Pontefice era necessario mettere da parte un po’ del proprio amor proprio per abbracciare le ragioni e i punti di vista altrui, un principio che Meloni ha dichiarato di voler coltivare attivamente nel suo operato politico.
La gratitudine di Meloni per la partecipazione del Papa al G7
Meloni ha descritto la presenza del pontefice all’ultima edizione del G7 come un regalo per l’Italia e per il mondo intero, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo tra religione e politica. Questo evento ha rappresentato un momento significativo, capace di unire diverse visioni e promuovere valori universali. La premier ha messo in evidenza come Papa Francesco, in qualità di leader globale, abbia richiamato l’attenzione su alcune delle sfide più importanti del nostro tempo. Tra i temi affrontati, la presidente ha citato la difesa dell’ambiente e l’etica nell’era dell’intelligenza artificiale. In particolare, ha richiamato il concetto di “algoretica”, un termine coniato dal Papa per sottolineare l’importanza di assegnare un’etica agli algoritmi. Questo approccio è fondamentale affinché lo sviluppo delle tecnologie rispetti sempre la centralità della persona umana.