POLITICA (Bruxelles). “Con l’Italia è stato utilizzato lo stesso metodo usato con gli altri Stati membri: i servizi della Commissione sono imparziali e indipendenti. Le divergenze tra le valutazioni della Commissione e quelle dei governi sono consuete. Sulla crescita, la Commissione prevede un aumento dell’1,2% per il 2019 contro l’1,5% del governo. Questo perché le nostre stime sono più prudenti e secondo noi l’innalzamento degli interessi sulle obbligazioni italiane inciderà sulla spesa. Sul disavanzo pubblico, la Commissione ritiene che sarebbe al 2,9% contro il 2,4% del governo e lo scarto è dovuto al fatto che la Commissione introduce introiti minori e prevede più spese per il rimborso del debito che da solo rappresenta l’1% dell’aumento del Pil. Il debito prevediamo che sarà al 131%”. Così il Commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche della Commissione europea. (Giulia Torbidoni/alanews)
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