Natale, De Luca: “Pranzi e cene in famiglia aprono le porte delle terapie intensive”
“Nessuno è in grado di dire che la scuola potrà ripartire il 7”
POLITICA (Napoli). “Quando si prende una misura di carattere generale, che si vuole abbia efficacia, non possono esserci 300 deroghe. Ospitare gli anziani a Natale e capodanno non da prova di generosità e umanità ma di irresponsabilità. Magari i miei genitori, i miei nonni e i miei figli vengono invitati ad un pranzo a causa del quale dopo due settimane si ritrovano in terapia intensiva. Un momento di eventuale raccolta di tutti in famiglia significa aprire le porte alle terapie intensive e alla morte. Altro che umanità e generosità” ha commentato De Luca durante la sua diretta facebook del venerdì’. “Continuiamo ad avere l’abitudine in Italia di parlare di scuola senza tenere conto dei dati epidemiologici. Qualcuno è in grado di dire che il 7 gennaio si potrà riaprire? Si continua a fissare date e solo dopo si fanno le valutazioni con il risultato di smentire ogni volte le dare annunciate” (Luca Leva/alanews)
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