Nuove regole sui passaporti e le carte d’identità sono in arrivo sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Il disegno di legge prevede microprocessori nei passaporti per una maggiore sicurezza e semplificazione dei procedimenti. Le carte d’identità saranno valide anche per l’espatrio verso Paesi extra-Ue, mentre l’Aire sarà riformata per una registrazione più efficiente degli italiani all’estero.
Il recente disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri introduce nuove regole riguardanti i passaporti e le carte d’identità, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la gestione dei documenti di identità. Queste modifiche si inseriscono nel contesto della manovra di finanza pubblica per il 2025 e mirano a rispondere alle esigenze di modernizzazione e semplificazione dei servizi consolari.
Passaporti
Una delle novità più significative è l’introduzione di microprocessori nei passaporti, che conterranno dati biometrici, inclusi fotografie e impronte digitali. Questo cambiamento rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione di furti d’identità e falsificazioni, permettendo un controllo più rigoroso. Tuttavia, una modifica controversa è la decisione di non consentire il rinnovo dei passaporti scaduti. Gli italiani dovranno richiedere un nuovo passaporto alla scadenza del precedente, il che potrebbe causare disagi per chi si trova all’estero.
Inoltre, il disegno di legge prevede l’abrogazione del passaporto collettivo, considerato obsoleto, e introduce nuove procedure per la gestione delle richieste di passaporto in caso di furto o smarrimento.
Le carte d’identità, tradizionalmente valide solo all’interno dell’Unione Europea, saranno riconosciute anche per l’espatrio verso Paesi extra-Ue. Questa modifica faciliterà i viaggi per molti cittadini italiani e rappresenta un passo verso una maggiore integrazione internazionale. In caso di impedimenti legali all’espatrio, sarà apposta un’annotazione chiara sul documento, garantendo che i cittadini siano informati sulle condizioni di utilizzo della propria identità.
Riforma dell’Aire e del ministero degli Affari esteri
Una delle finalità principali di queste modifiche è il miglioramento dell’efficacia dell’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Le nuove regole semplificheranno il sistema di registrazione dei cittadini, allineando i dati degli uffici consolari con quelli dell’anagrafe nazionale. Saranno introdotte nuove categorie di cittadini che potranno iscriversi, come i lavoratori di organizzazioni internazionali con domicilio fiscale in Italia.
Inoltre, la riforma prevede una riorganizzazione del ministero degli Affari esteri, con l’obiettivo di rendere l’azione diplomatica più efficace e orientata alla crescita economica. Le modalità di assegnazione degli incarichi dirigenziali saranno riviste, consentendo l’assegnazione di ruoli di responsabilità anche a funzionari esterni alla carriera diplomatica.
Queste modifiche, finanziate attraverso una razionalizzazione delle risorse esistenti, non graveranno ulteriormente sulle finanze pubbliche, rappresentando un modello per future riforme nella pubblica amministrazione. La riforma mira a garantire efficienza e sostenibilità economica, rispondendo alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.