Open Arms, Salvini: “Conto in un’assoluzione ma se dovessi affronterei carcere a testa alta”
“Sarebbe primo sequestro dove i sequestrati potevano andare ovunque tranne che in Italia”
Politica (Roma). “Il sostegno mi fa piacere, ma ne avrei fatto a meno. Nel senso che per aver difeso i confini del mio Paese, aver bloccato gli sbarchi e aver salvato vite, contavo non di avere una medaglia ma neanche un processo con sei anni di carcere di richiesta e un milione di euro di risarcimento danni per i poveri migranti turbati. Andrò in tribunale. In tutta Italia c’è gente, anche di sinistra, che mi dice non mollare, tieni duro, perché questa non è giustizia è politica. Conto un’assoluzione perché sarebbe il primo sequestro al mondo dove i sequestrati potevano andare ovunque, Tunisia, Spagna, Francia, Malta, tranne in Italia perché non siamo il campo profughi d’Europa. Non ho nessuna paura e nessun timore, se malauguratamente dovessi affrontare il carcere per il mio Paese lo farei a testa alta”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, al banchetto per la raccolta firme contro il processo Open Arms al quartiere Eur di Roma. (Marco Vesperini/alanews)

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