POLITICA (Amatrice). “Amatrice è in mezzo al guado. Finita l’emergenza si deve disegnare un futuro che ha degli aloni di incertezza. L’importante è restituire un futuro, una comunità. Il governo nuovo è sempre una speranza. Ora mi aspetto molto, un segnale chiaro su ciò che si vuole fare. Conte fece un primo gesto, altro bel segnale lo ha dato il ministro Di Maio ieri ad Arquata. Ora manca chiarezza delle procedure, il decisionismo, qualcuno che faccia capire che non è una fase dove si devono mettere dieci firme su un pezzo di carta. Chiamiamola burocrazia”. Cosi Filippo Palombini, sindaco di Amatrice nel giorno del secondo anniversario del terremoto (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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