Pd, il nuovo statuto alla prova degli iscritti: “Bene divisione segretario-premier”
Tra voglia di rilancio e dubbi. Non piace piattaforma web: “Sezioni perdono senso”
POLITICA (Roma). Da Napoli a Roma, dal circolo di periferia al centro. Il nuovo statuto del Partito democratico voluto dal segretario Nicola Zingaretti piace agli iscritti. Ma con riserva. Bene la separazione tra la figura del segretario e del candidato premier, la possibile apertura a forze diverse: “è un cambio di passo, altrimenti il Pd come fa a diventare maggioranza?” dice Caterina, storica militante del circolo di via Venturi a Roma. Per Davide Brusaporci, dei Giovani Democratici “sicuramente c’è un vento di novità”. “Che funzione hanno i militanti se riconosciamo un premier votato in modo aperto e il segretario non lo eleggono gli iscritti?” chiede Gregorio Buzzelli, III municipio Roma. Di sicuro non piace la piattaforma on line, “così i circoli perdono significato” dice Ludovico Di Traglia. Tanti i dubbi sollevati da Dario Corallo, unico a non aver votato il documento. (Roberta Benvenuto/alanews)
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