PD, Morassut: “Cambiare nome non è proposta ma processo costituente dal basso”
“Ci siamo sganciati da aree sociali di riferimento. In noi correnti sclerotiche”
POLITICA (Roma). “Cambiare nome al partito non è una proposta, ma un processo per aprire una costituente vera che non deve essere né una scissione mascherata e né una federazione di partiti esistenti. Deve partire dal basso e al termine ci potrebbe essere anche un aggiustamento della nostra denominazione”. Lo ha detto il deputato dem, Roberto Morassut, entrando al Nazareno per partecipare alla direzione di partito con all’odg l’organizzazione del congresso di marzo. “C’è bisogno dei circoli e delle realtà sociali e civiche che non partecipano alla vita del partito – ha continuato -. Il Pd ha dovuto essere protagonista di politiche finanziare dure che hanno contribuito a sganciarci dalle nostre aree sociali di riferimento finite nel populismo. Le correnti esistenti sono sclerotiche e dobbiamo costruire una forma di pluralismo diverso, mettiamoci tutti al canapo senza passi di lato. Non dobbiamo scioglierci, oggi abbiamo bisogno di un congresso politico”. (Davide Di Carlo/alanews)
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