Polonia, von der Leyen: “Sentenza mette in discussione base UE”
“Quarant’anni fa popoli volevano libertà e democrazia, questo pone dubbi”
POLITICA (Strasburgo). Quasi 40 anni fa, il regime comunista in Polonia impose la legge marziale. Molti membri di Solidarnosc e di altri gruppi furono messi in prigione. Perché si battevano per i loro diritti. Il popolo polacco voleva la democrazia, come milioni di altri europei. Volevano la libertà di scegliere il loro governo, la libertà di parola, dei media, la fine della corruzione e volevano tribunali indipendenti per proteggere i loro diritti. I popoli dell’Europa centrale e orientale volevano unirsi alla famiglia europea dei popoli liberi, una forte comunità di valori e democrazia. Perché questo è ciò che è l’Europa e ciò che l’Europa rappresenta. La recente sentenza della Corte mette in discussione gran parte di tutto questo. La Commissione sta valutando questa sentenza. Posso però già dirvi che sono fortemente preoccupata, perché mette in discussione la base dell’UE. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel dibattito sullo stato di diritto in Polonia. (Giulia Torbidoni/alanews)
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