Referendum digitale, Magi: “Rallentamenti dovuti a difficoltà del Ministero della Giustizia”

Referendum digitale, Magi: “Rallentamenti dovuti a difficoltà del Ministero della Giustizia”

“Il sottosegretario Butti mi ha confermato l’impegno della Presidenza del Consiglio”

POLITICA (Roma). “C’è un ritardo di più di un anno, di 14 mesi, da quando la legge prevedeva che la piattaforma dovesse entrare in funzione. La piattaforma è stata decisa con una legge dello Stato, poi con un mio emendamento abbiamo ottenuto la possibilità di raccogliere le firme ancora prima dell’entrata della piattaforma in modalità transitoria, ciò che ha permesso il grande successo delle proposte su eutanasia e cannabis. Ora un nuovo stop inspiegabile. Ho pronta una interpellanza per venerdì, per chiedere il motivo dello stop. Ho chiesto anche un appuntamento al sottosegretario Butti che ha risposto rassicurandomi e dicendo che riconosce importanza di questo strumento per la partecipazione dei cittadini e che conferma l’impegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Giustizia della più tempestiva attivazione della piattaforma. Credo che il sottosegretario aggiungendo la specifica della Giustizia ci dica anche dov’è il problema dello stop”. Lo ha dichiarato Riccardo Magi deputato di +Europa, a margine della manifestazione per chiedere l’attivazione della piattaforma Spid per i referendum di iniziativa popolare, organizzata dall’Associazione Luca Coscioni e Eumans e a cui hanno aderito diverse associazioni e partiti. (Stefano Chianese/alanews)

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