Referendum eutanasia, Cappato: “Bocciatura brutta pagina per democrazia ma non ci fermiamo”
“La vita è un diritto e non un obbligo. Sbagliato scambiare tutela vita con imposizione sofferenza”
POLITICA (Roma). “La bocciatura della Consulta è una brutta notizia per i malati in condizioni di sofferenze insopportabili che dovranno seguire quella condizione come una tortura. Il peggior modo per tutelare le persone fragili è impedirgli di scegliere. Non è una buona pagina per la democrazia nel nostro Paese. Siamo ricorsi al referendum perché il parlamento per 8 anni non ha mai discusso la legge di iniziativa popolare. Quello che è certo è che la nostra campagna non si ferma e andrà sicuramente in porto grazie alla disobbedienza civile e ai ricorsi. Secondo la Consulta il quesito non tutela la vita? La vita è un diritto e non un obbligo, scambiare per tutela della vita l’imposizione della sofferenza è un malinteso che difficilmente si trova nella Costituzione”. Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni, ha commentato così la decisione della Corte Costituzionale che ha giudicato inammissibile il quesito referendario sull’eutanasia. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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