Regolarizzazioni, Bellanova non fa dietrofront su dimissioni: “Ora scelte di coraggio”
“Ho chiesto a Conte lavoro di sintesi. Non prendere coscienza significa assecondare caporalato”
POLITICA (Roma). “Conosco lo sfruttamento, lo conosco da quando ero bambina. Io non parlo delle mie dimissioni, chiunque abbia una coscienza minimamente civile e un minimo rispetto per la dignità delle persone può stare in un governo dove per paura non si fanno scelte di coraggio?” così la ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova in merito alle dimissioni minacciate sulla questione della regolarizzazione dei braccianti. “Basta discutere delle mie dimissioni, se sono d’ingombro lascio il campo, ho lavorato tanto nella mia vita”, spiega. “Come ho detto al presidente del consiglio, spero ci sia una sintesi. Ho proposto a tutti di prendere atto di quello che sta nel nostro paese. Possiamo far fronte all’emergenza sanitaria solo se diamo a queste persone il diritto di esistere. Non fare questo significa assecondare il caporalato, essere protagonisti perché non dai un’alternativa”, dice ancora la ministra. (Roberta Benvenuto/alanews)
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