POLITICA (Bruxelles). “Quello tra il 2020 e il 2030 è un decennio chiave per la scienza internazionale, ci giochiamo moltissimo e l’Italia sta facendo sentire la sua voce sui temi che ci sono cari. Uno dei temi è quello della buona qualità diffusa perché bisogna evitare che ci sia un gap tra strutture che riescono a competere a livello globale e altre che non riescono a pagare neanche i salari”. Così il vice ministro a istruzione, università e ricerca, Lorenzo Fioramonti, uscendo dai lavori del Consiglio. E sulle risorse dice: “Vedremo cosa accadrà in legge di bilancio, ma mi impegnerò affinché si dia un segno di discontinuità dal punto di vista degli investimenti per la ricerca, non solo per i progetti, ma anche e soprattutto per la questione del precariato”. E per quanto riguarda i supercomputer previsti dal progetto europeo dell’impresa comune ad alto rendimento Fioramonti dice: “Presenteremo una nostra candidatura probabilmente sarà Bologna”. (Giulia Torbidoni/alanews)
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