Riforme, Casellati: “No a nome premier su scheda, con elezione diretta non c’è differenza”
“Arrivi l’opposizione al compromesso o mi si spieghi la differenza”
POLITICA (Roma). “Io avevo detto che c’era un unico punto irrinunciabile che era la elezione diretta. Oggi mi si chiede di rinunciare all’unica cosa che in premessa avevo detto che era per noi irrinunciabile. Ora mi chiedo che differenza c’è fra lo scrivere il nome sulla scheda dicendo che il Capo dello Stato è obbligato a fare la scelta di chi vince, rispetto ad una elezione diretta. Se qualcuno me lo spiega allora io magari mi pongo in una posizione diversa. Non c’è nessuna differenza”. Così la ministra per le riforme e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati risponde ai giornalisti sull’appello lanciato dai promotori della Maratona oratoria sul premierato presso la Sala Umberto di Roma alla legittimazione diretta di una maggioranza e di un premier sulla scheda elettorale, dunque alla rinuncia alla elezione diretta del presidente del Consiglio. Quindi potrebbe esserci una possibilità di compromesso? “Quindi no. Potrebbe essere che potrebbero arrivare loro a questo compromesso (Stefano Chianese/alanews)
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