Roma, 24 aprile – La ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, sottolinea che i giorni di lutto sono stati necessari e che le celebrazioni ci saranno, gestite liberamente dai cittadini
La recente polemica sul 25 aprile, giornata di celebrazione della Liberazione, ha riacceso un acceso dibattito politico in Italia. Eugenia Roccella, ministro della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità, ha risposto con fermezza alle critiche riguardanti la coincidenza delle esequie del Papa con la ricorrenza storica. In un’intervista a Ping Pong Rai Radio1, Roccella ha definito “ridicolo” il suggerimento che il governo stia cercando di oscurare questa importante celebrazione.
La coincidenza delle date
La questione è emersa in seguito alla decisione del Vaticano di tenere i funerali del Papa il sabato successivo alla sua morte, coincidente con il Lunedì dell’Angelo. Roccella ha chiarito che i cinque giorni di lutto nazionale sono stati determinati dalla scelta del Vaticano e non da un intento governativo. “È abbastanza ridicolo pensare che noi abbiamo fatto tutto questo per oscurare il 25 aprile”, ha affermato, sostenendo che le celebrazioni per la Liberazione si svolgeranno come previsto, permettendo a ciascuno di commemorare a modo suo.
Le posizioni politiche contrastanti
Il ministro ha anche commentato le posizioni contrastanti espresse da altri esponenti politici, come il ministro Musumeci, che ha invitato a una celebrazione sobria, e il segretario della CGIL, Maurizio Landini, che ha parlato di lotta e di manifestazioni. Roccella ha ribadito che, pur rispettando le opinioni di tutti, la celebrazione della Liberazione dovrebbe mantenere il proprio significato e non trasformarsi in un pretesto per conflitti. Ha sottolineato che “ognuno fa le sue scelte, che poi vengono giudicate liberamente dai cittadini”.
Le critiche all’intervento di Elly Schlein
Roccella ha poi criticato l’intervento della segretaria del PD Elly Schlein durante la commemorazione di Papa Francesco in Aula. La ministra ha definito le parole della leader democratica “fuori luogo”, sottolineando che l’occasione avrebbe dovuto mantenersi entro i confini di una cerimonia commemorativa. Secondo il ministro, il tono e i contenuti del discorso di Schlein non si adattavano al contesto, in quanto era un momento dedicato al ricordo di un grande pontefice, e non il luogo per sollevare polemiche politiche.