POLITICA (Strasburgo). “Per 70 anni siamo stati ancorati all’alleanza occidentale e fondatori d’Europa e oggi ci scopriamo un Paese di Visegrad, che guarda alla Russia e fa accordi con i Paesi che hanno combattuto la ripartizione dei migranti. La Russia è un partner commerciale importante e i dazi hanno provocato dei danni, ma l’ancoraggio occidentale è importante e sappiamo quanto conti il nostro export verso i Paesi dell’Europa, verso gli Stati Uniti e il Canada. I partiti che compongono il governo hanno dei favori da restituire alla Russia, è evidente. Chi ci rimetterà saranno le imprese italiane. Le sanzioni sono state una risposta dell’Europa alla Russia che ha violato gli accordi di Minsk. Sono un atto politico e, così come i dazi, non sono un bene. Ma una cosa sono le sanzioni, altra cosa è sposare in modo così forte un amore e una dipendenza dalla Russia che mette in pericolo il nostro Paese”. Così l’eurodeputato del gruppo S&D, Nicola Danti, sulle posizioni del governo italiano verso la Russia. (Giulia Torbidoni/alaNEWS)
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