Salario minimo, lavoratore servizio fiduciario e guardia giurata: “Necessità contro l’inflazione”
Lauricella (USB): “Aumento va fatto pagare alle aziende che fatturano milioni e non allo Stato”
POLITICA (Roma). “Ho una paga base di 5,60 euro l’ora, il mio stipendio mensile è di 1090 euro. Contando la tredicesima spalmata e i 100 euro di Draghi siamo sugli 800-850 euro reali per un lavoro full time. Ho lavorato anche ad un SerT con un contratto da portierato anche se dovevano esserci le forze dell’ordine”. Così Mirko un lavoratore di servizio fiduciario di vigilanza di una nota azienda privata. “La vigilanza è un mondo che ti schiaccia. I privati, a differenza della società dove lavoro, tendono a non rispettare le ore di riposo, gli straordinari, fanno mobbing sui dipendenti”. Così Roberto Filogonio, guardia giurata di una società di vigilanza del Poto di Civitavecchia. “Un salario minimo è necessario e bisogna che l’aumento debba essere pagato dalle aziende che fatturano milioni di euro e non dallo Stato”. Così Vincenzo Lauricella, del Coordinamento Nazionale Lavoro Privato di USB (Unione Sindacale di Base). (Marco Vesperini/alanews)
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