Sanzioni a parole inglesi, Mollicone: “Provincialismo. Valorizzare e ammodernizzare lingua italiana”
Il presidente della Commissione Culltura: “D’accordo con Rampelli, sanzioni non a persone”
POLITICA (Roma). “Sicuramente c’è quello che viene definito il globish che imperversa anche nella lingua amministrativa, negli atti parlamentari, ricordiamo il job act di renziana memoria. Sinceramente credo sia una forma di provincialismo. Concordo che bisogna lavorare per far si che vi sia più diffusione e valorizzazione della lingua italiana con linguaggi crossmediali per i ragazzi, dall’altra parte la Treccani, la Crusca, la Dante Alighieri stanno facendo un ottimo lavoro in questo senso, bisogna utilizzare queste istituzioni, scuola e università perché vi sia un aggiornamento della parola parlata e scritta italiana che è una bellissima lingua e che venga riconosciuta come lingua ufficiale. Le sanzioni riguardano le amministrazioni pubbliche nel redigere testi di legge, credo ci sia anche una questione di buonsenso, se gli uffici statali scrivono delle circolari è bene usare delle parole italiane”. Così Federico Mollicone (FdI), presidente della Commissione Cultura, a margine dell’evento ‘Pensare (Marco Vesperini/alanews)
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