POLITICA (Strasburgo). “Ho chiesto tre cose: se la Commissione ritiene legittimo che, ad opera già avviata, si riavvi una nuova valutazione; in secondo luogo, se non ritiene di chiedere un suo rappresentante a tutela della garanzia degli interessi europei; in terzo luogo, quali iniziative intenda prendere per garantire questi interessi europei. L’erogazione dei fondi europei avviene in piccola parte in anticipo e poi a consuntivo: è ovvio che se l’opera viene ritardata l’erogazione dei fondi si riduce”. Così l’eurodeputata del gruppo S&D, Mercedes Bresso, sulla interrogazione sulla Tav presentata alla Commissione europea da 11 eurodeputati del Pd. (Giulia Torbidoni/alanews)
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